Apr 202015
 

Tra i primi acquisti obbligatori per chi decide di allestire una piccola officina nel proprio garage ci sono le chiavi esagonali, necessarie per smontare gran parte dei componenti principali del nostro veicolo. Visto che queste viti spesso tengono in posizione componenti importanti come le ruote, i freni o le sospensioni, oppure sono avvitate in materiali delicati, come l’alluminio della coppa dell’olio, è importantissimo serrarle abbastanza strette, per non rischiare che si svitino, ma allo stesso tempo è bene che non si rompano o che non esercitino troppa forza sui punti di ancoraggio.

In molti pensano che con l’esperienza venga naturale sapere quando fermarsi, ma la verità è che tutti, esperti e principianti, tendono sempre a serrare con troppa decisione. Anche se sapessimo quanta forza imprimere, un cambio di impugnatura o una chiave nuova cambierebbero la lunghezza della leva utilizzata, variando di conseguenza la forza esercitata sulla vite. Per questo motivo l’acquisto di una chiave dinamometrica è praticamente obbligatorio per chiunque abbia intenzione di effettuare interventi meccanici.

Le chiavi dinamometriche possono essere classificate a seconda della coppia impostabile ed in base alle dimensioni dell’attacco per le chiavi a bussola.

La coppia impostabile, per chiavi di qualità, ha un minimo che corrisponde esattamente ad un quinto del valore massimo, per esempio 10-50N·m oppure 40-200N·m. Benché sconsigliabile una chiave può sempre essere impostata a valori inferiori, con risultati più o meno precisi. È il caso di molte chiavi economiche vendute su eBay con valori di 10-200N·m

Le dimensioni dell’attacco sono le classiche 1/4″ 1/8″ 1/2″. Un attacco di dimensioni maggiori può reggere coppie di serraggio più elevate. Oltre a questo non c’è molto da dire visto che in commercio è possibile reperire tutta una serie di adattatori tra le varie dimensioni.

Chiave dinamometrica

Chiave dinamometrica

 

L’acquisto di una dinamometrica può spaventare tutti coloro che hanno un budget ridotto, visto che sono prodotti che, se acquistati di marche rinomate, possono arrivare a costare centinaia di euro, contro i 30€ che si possono spendere per un prodotto non di marca.

Personalmente ho chiavi di tutti i tipi, una super economicissima chiave 40-200N·m da 30€, una mediamente buona Dexter da 40-200N·m ed una costosissima Usag 10-50N·m.
La qualità dei materiali varia tantissimo, da uno scomodissimo manico di ferro inciso per la chiave da 30€ ad un piacevole manico di gomma per la Dexter da 70€, ad un meno piacevole manico di plastica per la Usag da 150€. La chiave più economica inoltre è l’unica che mi si è rotta, nel meccanismo del cricchetto, anche se l’ho spesso usata per allentare i bulloni delle ruote della macchina, stretti da gommisti incompetenti a valori dieci volte superiori a quelli consigliati dalla casa costruttrice.

Cosa dire sul funzionamento di queste chiavi?
Sorprendentemente si sono rilevate tutte molto affidabili, compresa la più economica. Con mia enorme sorpresa la chiave più economica si è rilevata affidabile anche per serraggi sotto il valore minimo impostabile. Si potrebbe pensare che la qualità di una chiave costosa si veda nel corso degli anni, ma dubito che in un garage si possa arrivare ad usurare così tanto la molla che regola una chiave dinamometrica.

Quanto spendere per una buona chiave?
Il mio consiglio è di acquistare una chiave molto economica per svitare, cosa che non andrebbe mai fatta con una dinamometrica. Queste chiavi hanno un manico molto lungo che permette di esercitare molta forza, inoltre le versioni più economiche, costruite interamente in metallo possono resistere a molti maltrattamenti.
Per avvitare in sicurezza consiglio di rimanere su prodotti buoni, possibilmente accompagnati da un certificato di taratura. Saremmo sicuri del corretto serraggio senza spendere un capitale.

Visto che le chiavi non sono progettate per stringere a qualsiasi forza è necessario acquistarne diverse per coprire tutte le nostre esigenze. Per una moto possono essere sufficienti una 10-50N·m ed una 40-200, che ci permetteranno di stringere correttamente quasi tutto.

In alternativa all’acquisto di una costosa dinamometrica è possibile arrangiarsi con un dinamometro.
I N·m, utilizzati come unità di misura per la coppia, non sono nient’altro che i newton applicati ad una leva di un metro. Sapendo che un Newton corrisponde a 9.8kg è possibile serrare, o controllare la precisione di una dinamometrica, semplicemente misurando la massa applicata ad una leva. Il metodo è complicato ed implica l’acquisto di un dinamometro, ma sarebbe preciso tanto quanto una dinamometrica.

Dinamometro

Dinamometro

Come ultimo consiglio ricordo che una chiave dinamometrica va sempre scaricata prima di essere riposta, impostandola al valore minimo di serraggio. In questo modo la molla contenuta al suo interno non si deformerà e potrà restare precisa più a lungo.

Per vedere gli altri articoli su come allestire una piccola officina in garage fai click QUI

Per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento lascio qui sotto il mio video articolo sulle chiavi dinamometriche:

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