Mag 192015
 

È di pochi giorni fa la pubblicazione di un interessante intervento di Chris Urmson, direttore del progetto Google per le auto a guida autonoma, sui risultati ottenuti dopo un milione e settecento miglia percorse, pari a 2’400’000km, tra cui il sorprendente numero di incidenti avuti durante i test.

Anche se le automobili a guida autonoma si stanno dimostrando sempre più sicure ed affidabili, mentre i tipici guidatori italiani si dimostrano, come al solito, sempre più pericolosi ed incoscienti, sono sempre numerose le critiche ricevute, sopratutto da chi ritiene sia più sicuro avere sempre sotto controllo il proprio mezzo.

Google Car

Google Car

Anche se questo futuro, per il momento, non riguarda le moto, visto che l’automazione di un veicolo a due ruote sarebbe notevolmente più complessa, è ormai ovvio che Google, insieme ad altri produttori, stanno facendo sul serio e che in un futuro ormai prossimo potremmo vedere dei veicoli a guida autonoma.

L’automazione di alcuni sistemi da parte delle vetture non è cosa nuova, infatti già oggi alcuni meccanismi, tra cui l’acceleratore, la ripartizione della frenata ed il sistema anti-bloccaggio delle ruote, il controllo di trazione, il controllo di stabilità, il sistema di frenata autonoma, il sistema di parcheggio autonomo, la regolazione della carburazione, il funzionamento degli airbag, i tergicristalli automatici e molti altri sistemi, sono comandati interamente da centraline che decidono in autonomia quando, se e come attivarli. Nonostante queste tecnologie abbiano ormai dimostrato di essere notevolmente affidabili, riducendo il numero e la pericolosità degli incidenti, esistono ancora molte persone che non ripongono fiducia nell’automazione.

Il dover cambiare abitudini, per affidarsi totalmente a qualcosa di nuovo che fino a poco tempo fa poteva essere considerato come fantascienza, può sicuramente creare ansia in alcuni soggetti e creare scetticismo, anche se in realtà ciò che veramente dovrebbe far preoccupare è l’errore umano.

In 6 anni di sperimentazione ed oltre due milioni di km percorsi in strade reali, con traffico, ciclisti, pedoni ed ostacoli vari, i veicoli a guida autonoma di Google sono stati coinvolti in soli 11 incidenti lievi, di cui 8 tamponamenti e zero incidenti causati da un malfunzionamento del sistema di automazione.

La Google car osserva un ciclista avvicinarsi ad un semaforo rosso, calcola che non si fermerà e quindi evita di occupare l'intersezione fino a quando il ciclista non è passato in totale sicurezza.

La Google car osserva un ciclista avvicinarsi ad un semaforo rosso, calcola che non si fermerà e quindi evita di occupare l’intersezione fino a quando il ciclista non è passato in totale sicurezza.

Questi risultati sono stati ottenuti grazie ad un sistema sempre vigile e mai distratto, operante a 360°ed incredibilmente efficiente. Alcuni utenti sui vari siti hanno anche ironizzato sul fatto che un tale sistema potrebbe sicuramente funzionare il paesi civilizzati, mentre in un paese come il nostro, composto da strade mal ridotte, senza segnaletica o ancora peggio con segnaletica discordante, non potrebbe mai funzionare e manderebbe in crash il sistema per i troppi problemi da risolvere.

Tipica strada italiana in ottime condizioni.

Tipica strada italiana in ottime condizioni.

Le obiezioni sull’Italia, o meglio, sugli italiani e la tipica gestione “all’italiana” sono sicuramente condivisibili e creano dubbi ed incertezze anche a chi crede fermamente nel progetto. Personalmente ritengo che, con un po’ di fortuna e la pressione di Google ed altre grandi multinazionali intenzionate a vendere questi nuovi prodotti, potremmo sognare, in un futuro lontano, una situazione stradale ai livelli di un qualunque paese civilizzato.

Altre obiezioni riguardano il sistema di guida esclusivamente autonoma, che non prevede l’utilizzo di pedali o del volante. I più tradizionalisti ritengono questo un attentato alla sicurezza, visto che spesso ritengono di poter avere riflessi migliori di un potente computer accoppiato ad un radar, mentre i più realisti ritengono che sia la cosa migliore per porre fine ai milioni di individui che sentono il bisogno di sfogare le proprie frustrazioni o di farsi notare sulle strade pubbliche.

Un’obiezione più realista sull’assenza di controlli manuali riguarda il dover percorrere strade non mappate, private, oppure in situazioni particolari dove un GPS non potrebbe arrivare. Questo è sicuramente un problema, ma per nostra fortuna è stato tenuto in considerazione dagli ingeneri che sviluppano questi progetti.

In questo video infatti è possibile vedere come l’automobile a guida autonoma sia in grado di fermarsi ad un McDrive, riconoscendo anche il cartello con i vari menù e fermandocisi davanti per la scelta del pasto. Il fast food ovviamente è stato il primo pensiero degli americani, ma sicuramente come è in grado di adattarsi a queste situazioni potrà anche adattarsi a situazioni più particolari, grazie anche ai futuri calcolatori sempre più potenti, ai nuovi strumenti di rilevazione dell’ambiente circostante ed anche all’esperienza che si andrà accumulando con questi veicoli.

La Google car rileva che un'automobile, quel rettangolo con un punto esclamativo sopra, ha deciso di tagliarci la strada per girare a destra. Il veicolo a guida autonoma decide quindi di fermarsi prima dello spazio occupato dall'altra vettura per poi passare in sicurezza.

La Google car rileva che un’automobile, quel rettangolo con un punto esclamativo sopra, ha deciso di tagliarci la strada per girare a destra. Il veicolo a guida autonoma decide quindi di fermarsi prima dello spazio occupato dall’altra vettura per poi passare in sicurezza.

Per quanto riguarda il comportamento degli altri utenti della strada, come è possibile vedere dall’immagine qui sopra, la guida autonoma ha già dimostrato di saper prevedere il comportamento dei guidatori incivili o sprezzanti del pericolo, adottando un comportamento corretto per evitare incidenti.

Un’ultima obiezione, che si può estendere anche al mercato automobilistico classico, è l’impossibilità di effettuare interventi di manutenzione fai da te, oppure presso meccanici generici, con conseguenti risparmi di denaro. Questo problema meriterebbe un articolo a se, focalizzato più che altro su coloro che si definiscono meccanici riparando danni da loro causati senza avvertire il proprietario e da coloro che si sentono in grado di fare una manutenzione fai da te senza manuali ed attrezzi per poi spaccare tutto.
L’unica cosa che spero è che la parte elettronica, così come oggi, non sia totalmente accessibile dall’utente comune, per evitare interferimenti con i sistemi di sicurezza, ma che sia comunque possibile scegliere in totale libertà da chi fare manutenzione.

Una menzione speciale riguarda il piacere di guida. Per me, come per molti altri, guidare non è solo un dovere ma anche un piacere. Un giro in riva al lago, un giro in montagna, la concentrazione necessaria per comandare il proprio mezzo… Sono tutte cose alle quali non rinuncerei mai e che, sono sicuro, miglioreranno grazie alle automobili a guida autonoma.

Come il cavallo non è stato completamente dismesso in favore delle automobili anche le automobili non verranno dimenticate per i veicoli automatici, ma ci permetteranno di godercele ancora più a fondo. Potremmo passare una settimana rilassati nella nostra automobile a guida automatica, per poi tirare fuori la nostra vettura classica solo per il piacere di guida, senza il rischio di danneggiarla per gli spostamenti comuni e senza usurarla troppo per la troppa strada percorsa. Il rischio che qualcuno possa scambiare la strada per una pista, come oggi, ci sarà sempre, ma confido che un cambio di mentalità riguardo l’automobile possa relegare la guida manuale solo ai veri appassionati, felici di correre esclusivamente in luoghi idonei come le piste.

Per concludere vi lascio con questo mio video dove esprimo le mie opinioni riguardo i veicoli a guida autonoma:

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